Testamento biologico

La legge sul testamento biologico (legge 2 dicembre 2017, n. 219 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 12 del 16 gennaio 2018) è in vigore dal 31 gennaio 2018.
Il testamento biologico, altresì denominato biotestamento, nella legislazione italiana è chiamato disposizione anticipata di trattamento (DAT). Si tratta di un documento legale redatto da una persona in condizioni di lucidità mentale; serve a specificare in anticipo i trattamenti sanitari da intraprendere nel caso di una propria eventuale impossibilità a comunicare direttamente a causa di malattia o incapacità.


I punti salienti della legge


La cosiddetta legge sul testamento biologico si articola fondamentalmente in 7 punti principali:

  • Consenso informato. Nessun trattamento sanitario può essere intrapreso senza il consenso dell’interessato. Il documento per il consenso informato deve essere in forma scritta, ma può essere sostituito da videoregistrazione, o da altre tecnologie, se il paziente non è in grado di sottoscriverlo di persona.
  • Accanimento terapeutico. La legge garantisce al paziente il diritto all’abbandono delle terapie, impedendo così qualunque tipo di accanimento terapeutico. Assicura, inoltre, la terapia del dolore fino alla sedazione profonda continuata.
  • Nutrizione e idratazione artificiali. Ogni paziente informato può decidere di interrompere anche la nutrizione e l’idratazione artificiali.
  • Responsabilità del medico. Il medico deve tener conto della volontà del paziente che sceglie di rifiutare o interrompere un trattamento, ed è esente da responsabilità penali o civili.
  • Minori e incapaci. In caso di paziente minore o incapace, il consenso informato è espresso da chi ha la responsabilità genitoriale, dal tutore o dall’amministratore di sostegno.
  • Dichiarazione anticipata di trattamento. La legge concede il diritto a tutti i maggiorenni in grado di intendere e di volere di lasciare disposizioni sulle cure in caso di futura incapacità nell’autodeterminazione.
  • Pianificazione condivisa delle cure. La Legge, infine, concede la possibilità di pianificare le cure in maniera condivisa tra medico e paziente, in rapporto all’evoluzione di una malattia cronica.

Come scrivere e dove consegnare un biotestamento

Il testamento biologico (o DAT) può essere scritto su qualunque supporto e in qualunque forma. Esistono alcuni modelli ispiratori che possono essere copiati e modificati a seconda delle proprie esigenze.

Il testamento biologico è esente dall’obbligo di registrazione tributaria, dall’imposta di bollo e da qualsiasi altro tributo, imposta, diritto o tassa. Dopo aver compilato il biotestamento esso può essere consegnato personalmente presso l’ufficio di stato civile del proprio Comune di residenza.

L’ufficiale di stato civile, verificata l’identità e la residenza, provvederà a registrare un ordinato elenco cronologico delle disposizioni presentate. In alternativa si può trasformare il testamento biologico in un atto pubblico rivolgendosi ad un notaio.

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